L’adattamento di un posto di lavoro per i lavoratori con disabilità comporta il cambiamento delle condizioni in modo che il lavoro possa essere eseguito senza problemi da una persona disabile. Gli adattamenti vanno dall’eliminazione delle barriere fisiche, all’adattamento di spazi, illuminazione o mobili, alla flessibilità dei turni in modo da agevolare le visite mediche.

Applicata a gruppi speciali, l’ergonomia adatta l’ambiente di lavoro alle caratteristiche delle persone, tenendo conto delle loro capacità e limitazioni. La sua applicazione è collettiva, pertanto ha una funzione preventiva e di miglioramento dell’organizzazione e della produttività.

In generale, per eliminare o ridurre il rischio ergonomico, un’azienda deve eseguire una valutazione dei rischi per identificare problemi, fornire attrezzature ergonomiche come sedie regolabili e ausili per il sollevamento, e ottimizzare le postazioni di lavoro. È fondamentale anche la formazione dei lavoratori su posture corrette, la promozione di pause regolari, la rotazione delle mansioni e, dove possibile, l’automazione di compiti ripetitivi o l’utilizzo di strumenti che riducano lo sforzo fisico. 

Azioni chiave da intraprendere: Effettuare analisi approfondite per identificare le criticità nelle postazioni di lavoro, come posture scorrette, movimenti ripetitivi, sollevamento di carichi e sforzi eccessivi; Fornire sedie e scrivanie ergonomiche e regolabili; Assicurare spazio sufficiente per le gambe e per il posizionamento di schermi, mouse e tastiere: Eliminare gli ingombri sotto il piano di lavoro; Introdurre dispositivi per la movimentazione e strumenti che riducano lo sforzo; Preferire attrezzature che richiedano meno forza e abbiano bassa inerzia; Programmare pause regolari per ridurre affaticamento fisico e mentale; Introdurre la rotazione delle mansioni per variare le attività e minimizzare la ripetitività; Se possibile, eliminare le attività ripetitive o delegarle a robot o strumenti automatizzati; Formare i lavoratori sulle corrette posture e sull’uso sicuro delle attrezzature; Incoraggiare esercizi di stretching e un’alternanza di movimenti per prevenire tensioni muscolari; Garantire un adeguato comfort acustico, poiché il rumore è fonte di stress e può danneggiare l’udito; Mantenere i materiali di lavoro a una distanza e altezza ottimali per ridurre la necessità di piegamenti e allungamenti; Condurre visite mediche periodiche; Promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro. 

Hanno bisogno di un adattamento del posto di lavoro: I lavoratori con disabilità o invalidità permanente; I lavoratori con ridotta capacità che, per incidente o malattia hanno subito una diminuzione della loro capacità di eseguire il lavoro che svolgevano in precedenza; I lavoratori con disabilità sopraggiunta a posteriori. In questo gruppo si possono anche includere le lavoratrici gestanti, quelle che ricominciano a lavorare dopo il parto o quelle che sono in allattamento; Quei lavoratori che, pur non essendo riconosciuti disabili o disabili, sono sensibili a determinati rischi presenti sul posto di lavoro (allergie, disturbi sensoriali, ecc.)

In tutti i casi è il lavoro che deve essere adattato a una persona e non viceversa, per soddisfare i seguenti obiettivi: L’attività richiesta non deve essere maggiore delle capacità dell’individuo, La postazione deve essere accessibile in ogni modo, Il lavoro non deve peggiorare la salute del lavoratore

Tra le misure adottabili per adattare il posto di lavoro ci sono:

Supporto logistico

Serve per superare le difficoltà che un lavoratore può incontrare nello svolgere determinati lavori. Queste misure comprendono la riorganizzazione e la modifica delle attività e l’uso di un servizio di supporto, come una terza persona che aiuti il ​​lavoratore ad arrivare al suo posto, a raggiungere il bagno o che possa comunicare con lui.

Adattamenti contestuali e personali

La rimozione delle barriere architettoniche è il modo più ovvio per adattare il posto di lavoro. Significa facilitare l’accessibilità del lavoratore a tutte le aree dell’azienda. Può interessare porte, corridoi, ascensori, scale, rampe, ringhiere, barre di sostegno, pavimenti, pareti, finestre, bagni e servizi igienici.

Un altro degli adattamenti più comuni comporta l’adattamento di sedie e tavoli, l’aggiunta di suoni di avvertimento su ascensori e rampe, la messa a punto di dispositivi di apertura automatica su porte pesanti o l’installazione di campanelli alla portata di chi usa una carrozzina.

Altre misure per adattare il posto di lavoro: Incorporazione di tastiere Braille e telefoni con mani libere, Modifica di manuali di consultazione o istruzioni aziendali, Miglioramenti all’illuminazione Posizionamento dei segni in lettere grandi, tattili e Braille, Informazioni sul posto di lavoro e sulla sicurezza e la salute che siano facili e accessibili a tutti.

Domenico Della Porta – Disability Manager Università degli Studi di Salerno