Nell’Università degli Studi di Salerno tale processo è già una realtà.
L’inclusione nell’ambiente di lavoro significa creare un contesto in cui ogni individuo si senta rispettato, valorizzato e abbia le stesse opportunità di partecipare e contribuire, indipendentemente dalle sue caratteristiche personali. In un ambiente inclusivo, le persone si sentono parte di una comunità, dove le differenze sono viste come un valore aggiunto e non come un ostacolo.
L’importanza dell’inclusione viene riconosciuta a livello normativo e istituzionale in più di un’occasione. Il concetto di uguaglianza risulta ad esempio un elemento imprescindibile legato innanzitutto al D.Lgs.62/2024 ma indispensabile per la realizzazione dell’Agenda 2030, in particolare è inserita negli obiettivi “5 – parità di genere”, “8 – lavoro dignitoso e crescita economica” e “10 – ridurre le disuguaglianze”.
Il Rettorato e la Direzione Generale dell’Università degli Studi di Salerno hanno tenuto presente, per il reclutamento di nuovo personale con disabilità, questi importantissimi principi, aggregando alla commissione di concorso, per le prove finali previste dalla selezione, la figura del disability manager dell’Ateneo per interpretare concretamente il concetto di inclusione lavorativa nella maniera più consona possibile.
Si tenga presente, infatti, che il tema dell’inclusione nell’ambiente di lavoro è riconosciuto all’interno di linee guida normative, come alcune Convenzioni dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), in particolare la C 100- Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione, la C 111 – Convenzione sulla discriminazione (impiego e professione) e la Dichiarazione sui principi e diritti fondamentali del lavoro, tutte focalizzate sul rendere il mondo del lavoro egualitario e inclusivo.
La diversità e l’inclusione nel mondo lavorativo si sovrappongono. La prima riguarda ciascun individuo: essa esprime le caratteristiche che definiscono le persone e che le distinguono dalle altre rendendole uniche. Tra queste caratteristiche rientrano l’etnia, l’età, il genere, l’orientamento sessuale e affettivo, differenze fisiche e sociali, convinzioni religiose e politiche, personalità e tanti altri aspetti.
L’inclusione, poi, rappresenta l’aspetto pratico e cioè il fatto che queste caratteristiche vengano riconosciute, comprese e valorizzate, attraverso la determinazione di uno spazio fisico e culturale positivo, accogliente ed equo.
Nell’ambiente di lavoro, quindi, essere inclusivi significa permettere a tutti di esprimere al meglio il proprio potenziale e valore, dando la stessa possibilità di partecipare e contribuire, indipendentemente dalle caratteristiche personali. Per farlo è opportuno che si intraprendano iniziative specifiche che rientrano sotto la sfera del disability management: ad esempio per strutturare un processo di recruiting e una vita aziendale inclusivi è importante essere sempre aggiornati, non solo sulla normativa a riguardo, ma anche sui cambiamenti, le sensibilità e le richieste sul tema inclusività. Per questo motivo sarebbe importante dotarsi di risorse che si dedichino in maniera specifica al tema, come ad esempio un ufficio disability management.
L’inclusione, a questo punto, implica il riconoscimento e la valorizzazione delle diverse identità, competenze, esperienze e background dei dipendenti. Un ambiente inclusivo perciò deve essere un luogo dove tutti si sentano al sicuro e accolti, dove le persone possono esprimere le proprie opinioni senza timore di essere discriminate o giudicate.
Il processo garantisce a tutti i dipendenti le stesse opportunità di crescita professionale, sviluppo delle competenze e avanzamento di carriera.
La comunicazione inclusiva, caratterizzata da un linguaggio rispettoso e accessibile, è fondamentale per promuovere l’inclusione e favorire il dialogo tra i dipendenti. La formazione e la sensibilizzazione dei dipendenti e dei manager sull’importanza dell’inclusione sono essenziali per creare una cultura aziendale che promuova il rispetto, la comprensione e la collaborazione.
Si tratta di un processo continuo che richiede la valutazione regolare dei risultati e l’implementazione di azioni correttive per garantire che l’ambiente di lavoro sia sempre più inclusivo.
Domenico Della Porta – Disability Manager