ASL Salerno non ha aperto volutamente le Case della Comunità per non creare un ennesimo ambiente destinato a luogo dove sentirsi sicuramente al sicuro e protetti, ma non confortati e/o aiutati da altri “compaesani” di fronte a bisogni o necessità, scegliendo, invece, la “Bottega della Comunità”.
Si tratta di vere e proprie botteghe, come quelle che c’erano un tempo, a piano terra, in posizione più o meno centrale, dove la merce da vendere è esposta o dove l’artigiano è pronto a venire incontro al compaesano in difficoltà. Non ci sono “offerte speciali” né prezzi ma “offerte gratuite promozionali”, di salute, tanta salute, senza raccogliere punti, sottoforma di consigli sull’alimentazione o sull’attività fisica più adatta per età, sostegno, ascolto, guida a consulenze specialistiche o uso di farmaci, suggerimenti di prevenzione proponendo, ad esempio, La vaccinazione più adatta alla stagione che sta per venire, e così via. Un piccolo supermercato di idee e aiuti a risolvere i problemi di salute.
Con le 29 Botteghe della Comunità realizzate nel territorio provinciale dell’ASL Salerno saranno 35.000 le persone coinvolte in un modello innovativo per migliorare l’assistenza sanitaria nelle aree interne, avviando un concreto percorso che porta all’equità della salute.
Ogni Bottega rappresenta un punto di riferimento sociosanitario pensato per rispondere alle specifiche esigenze locali. Le Botteghe sono integrate con la Casa della Comunità, l’Ospedale di Comunità e i Distretti sanitari, creando un sistema che assicura assistenza continua alla popolazione. L’obiettivo è fornire un modello capace di garantire una presa in carico completa della persona, migliorando l’accesso ai servizi e l’efficienza del sistema sanitario.
Una sperimentazione che affronta le sfide legate alla distanza dai centri di cura e alla carenza di strutture adeguate
La gestione della salute nelle aree interne pone sfide significative, legate a difficoltà geografiche e infrastrutturali. Con il 48% dei comuni italiani classificati come “aree interne”, emerge chiaramente come quasi metà del Paese necessiti di interventi mirati per assicurare equità sociale e sanitaria.
Francesco Colavita, Dirigente dell’Area Strategica della ASL Salerno, ha evidenziato l’importanza di individuare un modello specifico per queste aree, applicabile non solo localmente ma anche a livello nazionale. “L’obiettivo è contrastare il principio di disuguaglianza nell’accesso alle cure che, oggi, penalizza i cittadini delle aree interne”, ha dichiarato Colavita, sottolineando la necessità di una programmazione adeguata per estendere l’accesso ai servizi sociosanitari anche nelle zone più isolate.
Il modello delle Botteghe della Comunità è stato ideato, progettato e programmato dall’Ing. Gennaro Sosto, Direttore Generale della ASL Salerno nonché vice presidente nazionale di Federsanità, insieme a un gruppo di lavoro multidisciplinare motivato e orientato al raggiungimento degli obiettivi. Il team include la Direzione Strategica e i rappresentanti dei settori chiave dell’azienda, tra cui Bilancio, Provveditorato, Ingegneria Clinica, Ufficio Tecnico, Governo del Farmaco, Direzioni Amministrativa e Sanitaria dei Distretti coinvolti, oltre alla medicina primaria e alle farmacie.