Pieno successo del Convegno INPS a Salerno su “Progetto di vita: un diritto per tutti”
Con l’accomodamento ragionevole, previsto dal decreto legislativo 62/2024 per le persone con disabilità, si riesce ad avere un impatto significativo sulla loro vita, consentendo loro di partecipare attivamente alla società e raggiungere il loro pieno potenziale. Questo strumento legale permette di neutralizzare gli svantaggi derivanti dalla disabilità, offrendo opportunità di accesso all’occupazione, all’istruzione e ad altri settori della vita.
Si tratta di un concreto intervento di inclusione nell’ambiente di vita, di lavoro, scolastico e sportivo creando un contesto in cui ogni individuo si senta rispettato, valorizzato e abbia le stesse opportunità di partecipare e contribuire, indipendentemente dalle sue caratteristiche personali. In un ambiente inclusivo, le persone si sentono parte di una comunità, dove le differenze sono viste come un valore aggiunto e non come un ostacolo.
Con l’accomodamento ragionevole, previsto dal decreto legislativo 62/2024 per le persone con disabilità, si riesce, infatti, ad avere un impatto significativo sulla loro vita, consentendo loro di partecipare attivamente alla società e raggiungere il loro pieno potenziale. Questo strumento legale permette di neutralizzare gli svantaggi derivanti dalla disabilità, offrendo opportunità di accesso all’occupazione, all’istruzione e ad altri settori della vita.
Non a caso, a margine di un recente convegno nazionale, organizzato dalla direttrice provinciale INPS Salerno Giovanna Baldi e dai direttori regionali Campania Vincenzo Tedesco e Roberto Bafundi, con la partecipazione, tra l’altro, del presidente CIV dell’Istituto Roberto Ghiselli, di Filippo Bonanni, direttore centrale salute e prestazioni di disabilità, Raffaele Migliorini, Coordinatore Generale Medico Legale INPS, Michele Pagliaro presidente nazionale patronato INCA, sono state evidenziate le modalità con cui l’accomodamento ragionevole influenza positivamente le persone con disabilità a 360 gradi.
Nel corso dell’evento, moderato da Angelo Cerracchio, coordinatore gruppo di lavoro “Benessere e salute” dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, si è discusso del Progetto di vita: un diritto per tutti, analizzandoi la riforma sulla disabilità dalla sperimentazione all’attuazione nella Regione Campania.
Sono intervenuti, Giovanni bianco, Direttore Coordinamento Metropolitano INPS Napoi, Gerardo Pietrantuono, Coordinatore ML INPC DCM Napoli, Oscar Petruzzella e Luigiu Giordano, Coordinatore ML Salerno e Nocera Inferiore, Lucia Fortini, Assessore alle Politiche Sociali Regione Campania, Daniele Romano, Presidente FISH Regione Campania, Alessandro Parisi, Coordinamento regionale ANFASS Campania.
Quello dell’accomodamento ragionevole è un percorso di adattamento, aggiustamento indicato dai disability manager che permette, innanzitutto, ai lavoratori con disabilità di svolgere le proprie mansioni in condizioni di parità con i colleghi, superando le barriere derivanti dalla disabilità, come la necessità di modificare la postazione di lavoro o di utilizzare tecnologie assistive.
Esso può contribuire a sviluppare le competenze e le capacità individuali, consentendo alle persone con disabilità di raggiungere i propri obiettivi personali e professionali. Attraverso l’accesso a servizi e opportunità, le persone con disabilità possono migliorare la propria autonomia e indipendenza, partecipando attivamente alla vita sociale e professionale.
L’accomodamento ragionevole migliora l’autostima e la fiducia in sé delle persone con disabilità, dimostrando che sono in grado di svolgere le stesse attività dei colleghi senza disabilità.
L’accomodamento ragionevole, in diversi contesti, può consentire alle persone con disabilità di partecipare attivamente alla vita sociale, culturale e politica, promuovendo l’inclusione e la dignità umana.
Secondo l’OSMOA, l’Osservatorio delle Malattie Occupazionali ed Ambientali dell’Università degli Studi di Salerno, tra i benefici legati all’Accomodamento Ragionevole vengono segnalati il recupero alla produzione di risorse inerti e costose, con un aumento della produttività complessiva anche dovuto a una maggior disponibilità di energia e tempo per i familiari dei disabili. Ne derivano aumenti dei redditi individuali e familiari e, quindi, un incremento della domanda di beni e servizi, oltre all’accrescimento del gettito fiscale.
L’importanza dell’inclusione viene riconosciuta a livello normativo e istituzionale in più di un’occasione. Il concetto di uguaglianza risulta ad esempio un elemento imprescindibile per la realizzazione dell’Agenda 2030, in particolare è inclusa negli obiettivi “5 – parità di genere”, “8 – lavoro dignitoso e crescita economica” e “10 – ridurre le disuguaglianze”.
In maniera ancora più specifica il tema dell’inclusione nell’ambiente di lavoro è riconosciuto all’interno di linee guida normative, come alcune Convenzioni dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), in particolare la C 100- Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione, la C 111 – Convenzione sulla discriminazione (impiego e professione) e la Dichiarazione sui principi e diritti fondamentali del lavoro, tutte focalizzate sul rendere il mondo del lavoro egualitario e inclusivo.
Domenico Della Porta – Disability Manager Università degli Studi di Salerno